La casa al tempo del COVID-19: Appartamenti di piccole dimensioni

Cominciamo con alcuni suggerimenti rivolti a chi vive in un piccolo appartamento. Con piccoli appartamenti intendiamo monolocali o bilocali di 50mq o meno, dove solitamente possono vivere da una a tre persone (due genitori con un bimbo piccolo).
Questo tipo di appartamento viene spesso sovraccaricato di arredo per riprodurre tutte le funzioni che di solito ci si aspetta di trovare in una casa “normale”, quella della nostra infanzia o comunque quella che immaginiamo come casa ideale.

Solitamente questo comporta spazi di movimento risicati, pareti sature di mobili contenitivi stracolmi di oggetti utilizzati una volta l’anno e un generale senso di ristrettezza degli spazi, di disordine (soprattutto se c’è un bambino o un uomo tutto il giorno in casa), e di affollamento. Quasi sempre, se questi appartamenti hanno un balcone o una terrazza, vengono almeno parzialmente sacrificati come capanno per gli attrezzi, cantina o ripostiglio.

Soluzioni: il primo consiglio è semplificate, il secondo è riducete.
Chi più chi meno siamo tutti accumulatori di oggetti che utilizziamo poche volte durante l’anno, che finiscono inevitabilmente dentro a mobili contenitivi (armadi, cassettiere o altro) che continuiamo ad aggiungere per contenere nuovi oggetti.

  • È necessario ridurre il mobilio non indispensabile per creare più spazio. In particolare i mobili alti in prossimità delle aperture diminuiscono la quantità di luce che entra negli ambienti, creando una luce tipicamente “da cantina” e non da spazio abitabile. Prediligete mobili bassi che possono fungere anche da seduta, o da piano di appoggio per qualche utile complemento.
  • Nelle posizioni in cui dovete impiegare per forza mobili alti (librerie, armadiature in camera, cucina) preferite soluzioni modulari che vi permettano di raggiungere il soffitto, lo spazio vuoto sopra al mobile serve a poco ed è difficile da pulire, meglio creare dello spazio di contenimento ordinato anche se si può raggiungere solo con una scaletta, tornerà comodo per il cambio di stagione e oggetti indispensabili ma poco utilizzati.
  • Preferite mobili multifunzione, a scomparsa o scomponibili che non ingombrino lo spazio in maniera permanente quando non vengono utilizzati. Il classico tavolo da pranzo da sei o da otto non è indispensabile, si può optare per un tavolo più piccolo ma allungabile, oppure per un tavolo da pranzo componibile che si trasforma in una piccola consolle a muro quando non viene utilizzato.
  • La tanto desiderata isola da cucina può essere mobile o pieghevole, sconsigliamo le isole attrezzate con fuochi o lavello perché vincolano la posizione del mobile a causa degli impianti che devono arrivarci.
  • Se lo spazio è piccolo preferite colori chiari per pareti e mobili, se volete aggiungere un colore forte fatelo con dei dettagli ben piazzati, anche solo il colore di un’antina o di un cuscino possono cambiare il volto di un ambiente.
  • Evitate complementi o attrezzi sportivi ingombranti, preferite oggetti discreti ed eleganti e attrezzi sportivi che potete riporre in un spazio modesto (pieghevoli o smontabili): ogni oggetto non occupa solo spazio proprio ma anche tutto lo spazio intorno necessario per usarlo.
  • Liberate e vivete balconi e terrazze. Così come per gli armadi, eliminate i contenimenti per oggetti che non utilizzate mai, sfruttate la cantina o il garage (se a disposizione) con una scaffalatura ordinata o, in alternativa, affittate un deposito (un’abitudine americana esportata anche da noi). Anche un piccolo balcone con o due sedie pieghevoli e un piccolo piano di appoggio può diventare come un cortile o uno studio temporaneo per la primavera che avanza. Se volete un po’ di verde e privacy prediligete essenze che si sviluppino verso l’alto in vasi stretti e lunghi come rampicanti o bamboo. Evitate i classici grandi vasi rotondi, molto più ingombranti, e le essenze che tendono ad allargare la chioma ingombrando lo spazio. A seconda dell’esposizione del balcone predisponete un sistema di ombreggiatura temporaneo per poterlo sfruttare anche nelle ore più assolate.
  • In questo periodo di convivenza forzata cercate di predisporre degli spazi personali per ognuno, e mantenete un certo ritmo distanza/vicinanza, in questo modo dovreste prevenire i tipici conflitti dovuti alla condivisione continua degli spazi. Se entrambi gli inquilini lavorano in smart-working è importante che abbiano postazioni di lavoro indipendenti predisponendo, se disponibili, due scrivanie o altre ingegnose alternative (in queste situazioni emergenziali ogni piano di appoggio può essere adatto, quindi ben vengano soluzioni improvvisate come tavoli da giardino, assi, tavoli da stiro, scatoloni, etc).

Per creare uno spazio di lavoro confortevole è importante che le due postazioni siano in ambienti diversi o, nel caso non si disponesse di due ambienti, di due aree di lavoro ben distinte. Come già detto in precedenza, con l’arrivo della bella stagione, anche i balconi o le terrazze possono diventare uno spazio di lavoro in più. È importante, soprattutto per chi lavora molte ore al computer, orientare le scrivanie in modo che la luce sia laterale e ventilare spesso l’ambiente tenendo le finestre aperte (se la temperatura lo permette) o comunque aprendole durante le pause. Una finestra aperta (o nell’impossibilità una tenda accostata), vi daranno una maggiore sensazione di apertura verso l’esterno e quindi di ampiezza dello spazio.

In questo primo caso studio gli interventi consigliati ai proprietari o agli affittuari di piccoli appartamenti differiscono di poco perché in contesti condominiali le possibilità di intervento sono limitate. Sicuramente un proprietario potrebbe intervenire significativamente sui mobili fissi come la cucina, o sulla finitura degli interni (ricordate, colori chiari) o anche con interventi più importanti come una vera e propria ristrutturazione. Potrà pensare di sostituire i pavimenti (se molto vecchi, irregolari, rovinati o semplicemente brutti), rivoluzionare il bagno o rinnovare impianti e serramenti. Per tutti questi ultimi interventi sarà però necessario attendere la fine della quarantena e l’intervento di un progettista di vostra scelta che vi assista in tutte le fasi di progetto e di esecuzione dei lavori.

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